Col ritorno della bella stagione molti di voi hanno iniziato a scrivere sulla nostra pagina Facebook chiedendoci dritte e informazioni in merito a cosa vedere in Abruzzo secondo noi di Gotico Abruzzese. Così, fedeli al nostro payoff (Unconventional Aprutium), abbiamo deciso di stilare una sorta di classifica dei più interessanti siti non convenzionali di questa regione.

L’Abruzzo è una terra popolata di miti e leggende, paesaggi selvaggi e luoghi spirituali. Questo lato del suo carattere è da sempre fonte di interesse da parte di chi è alla ricerca di itinerari turistici. 

Borghi e città come Pescasseroli, Santo Stefano di Sessanio, Sulmona, Guardiagrele e molti altri sono sicuramente tra le località turistiche abruzzesi più conosciute ed apprezzate, così come gli itinerari montani della Majella e del Gran Sasso d’Italia quelle più ambite da trekker ed escursionisti provenienti da ogni dove. Oltre a queste esistono però tutta una serie di luoghi autentici e spesso sconosciuti ai più, a volte noti e ben segnalati, altre volte difficili da raggiungere e da visitare, ma tutti, una volta conquistati, regalano emozioni uniche ed impagabili per il particolare lirismo in grado di esprimere.

Sono luoghi da visitare in punta di piedi, da fotografare ed appuntare in gran silenzio, luoghi che, se ascoltati, raccontano antiche storie esoteriche ed incredibili leggende contadine, in grado di descrivere il più genuino carattere abruzzese.

Andiamo quindi a scoprirli nel piccolo viaggio fotografico che segue.

Rocca Calascio (AQ), il castello tra le nuvole

Campo Imperatore

Il castello di Rocca Calascio

Va bene, so cosa stai pensando: “Ma questa non è una meta non convenzionale, anzi è tra i luoghi più visitati in Abruzzo!”, e in effetti è così, ma non potevo esimermi dal citarlo in questo articolo.

L’impianto originale del Castello di Rocca Calascio risale al 1300 d.C. e fu costruito come torre d’avvistamento per il monitoraggio delle vallate circostanti. Dall’alto del suo scranno in pietra posto a 1.400 metri sul livello del mare, il maniero domina la Valle del Tirino e l’altopiano di Navelli, e dalla sommità delle sue torri, in una bella giornata senza foschia, è possibile godere di una vista senza pari dell’hinterland abruzzese e delle sue vette più rappresentative. Visitarlo significa immergersi ogni volta in una dimensione onirica, un viaggio affascinante e suggestivo in grado di catturare chi lo vive con immagini provenienti da un mondo oggi dimenticato, ma che qui rivive in tutto il suo decadente ricordo.

Non a caso molti registi di fama internazionale hanno scelto questo luogo quale location di film storici, come Amici Miei – Atto II, del maestro Mario MonicelliLady Hawke, cult del cinema fantasy anni ’80 / ’90 fino al più recente The American, interpretato da George Clooney.

Il piccolo borgo ai piedi del castello fu completamente abbandonato nel primissimo dopoguerra, ma da qualche anno è tornato a rivivere grazie all’ingente numero di presenze che, soprattutto in estate, giungono per visitare la fortezza e il piccolo oratorio di Santa Maria della Pietà a poca distanza.

Come arrivare a Rocca Calascio | Cosa vedere nei dintorni: Campo Imperatore, Calascio, Capestrano, Bominaco.

Eremo della Madonna di Pietrabona, Castel di Ieri (AQ)

Castel di Ieri

La cripta nella chiesa del Santuario della Madonna di Pietrabona | © Anna Merizz

Se sei un lettore di questo blog forse avrai forse già letto il nostro articolo su questo argomento. L’Abruzzo fu storicamente una terra di eremiti, come testimoniano i numerosi eremi e luoghi di culto rupestri nascosti tra le sue montagne. Basti pensare agli eremi della Majella, come quello di San Liberatore a Roccamorice, quello di Sant’Onofrio nel Comune di Serramonacesca, quello di Celestino V a Sulmona o ancora ai tantissimi altri sparsi in tutte le province abruzzesi per avere un’idea di quanto questa regione abbia rappresentato per numerosi anacoreti il luogo ideale in cui stabilirsi e vivere all’insegna della solitudine e della ricerca spirituale.

A differenza di quelli citati in precedenza però il Santuario della Madonna di Pietrabona conserva nella sua solennità una caratteristica unica, in quanto al suo interno è custodita un’autentica “abitazione di eremiti“. Il piano superiore della struttura si compone infatti di due stanze e un piccolo angolo verde in cui gli abitanti dell’eremo che nel corso degli anni si sono susseguiti erano soliti trascorrere le loro giornate.

Nella sacrestia della chiesa sono invece conservati dei particolarissimi ex-voto in gesso di fattura popolare e tipici del comprensorio subequano. Il piatto forte del santuario però resta la nicchia scavata nella roccia in cui sono custodite le spoglie di ex inquilini del sito e di numerosi devoti locali, morti per cause naturali o in seguito ad epidemie di peste.

Per visitare l’eremo consigliamo di chiedere info e prenotarsi preventivamente chiamando il centralino del Comune di Castel di Ieri al numero 0864 79168 | Cosa vedere nei dintorni: Castel di Ieri, Gagliano Aterno, Santuario di Santa Gemma (Goriano Sicoli).

Cimitero monumentale di Sulmona (AQ)

Cappella Mazara

La cupola della Cappella Mazara, il mausoleo funebre più rappresentativo del cimitero monumentale di Sulmona | © Paolo d’Amato

Non sarà certamente al pari del Père-Lachaise o del Verano, ma non fatevi ingannare dalle apparenze: il cimitero monumentale di Sulmona sa offrire notevoli emozioni a chi è disposto ad inoltrarvisi a caccia di una o più storie da ascoltare.

Non a caso proprio il team di Gotico Abruzzese è tra i promotori, da qualche anno, di una giornata dedicata alla riscoperta di questo luogo e dei suoi protagonisti. Tra le vetuste cappelle in stile neo-gotico, liberty o egizio sistemate sul viale principale è possibile ritrovare tutta la certosina ricerca verso il dettaglio delle più altolocate famiglie nobiliari cittadine, mentre perdendosi tra i vicoli lastricati di lapidi ci si imbatte sovente in qualche curiosa epigrafe in grado di raccontare storie che appartengono ad un passato lontano e romantico.

E’ il caso, per esempio, del tenore di fama internazionale Lazar Jovanović (soprannominato “il Caruso Jugoslavo”), capitato quasi per caso in questo luogo in quanto vittima di un infarto la notte del suo ultimo spettacolo. O quello della cappella della famiglia Corvi, decorata con bassorilievi egizi e numerosi riferimenti alla simbologia esoterica e massonica. E ancora partigiani, baroni, eroi di guerra, artisti e civili dalle vite incredibili e tutte da scoprire.

Purtroppo, oltre all’annuale visita organizzata ogni 2 Novembre, non esiste la possibilità di effettuare visite guidate ufficiali, ma se doveste essere interessati non esitare a contattarci per avere informazioni.

Da vedere nei dintorni: Eremo di San Venanzio (Raiano), Eremo di Celestino V e Abbazia Celestiniana (Sulmona), Scanno, Cocullo, Castrovalva, Basilica di San Pelino (Corfinio).

Paesi fantasma abruzzesi

Paesi fantasma Abruzzo

Valle Piola (TE) | © Chiara d’Amato

Gli itinerari di montagna in Abruzzo sono caratterizzati dalla presenza di numerosi paesi disabitati. Chiese e abitazioni abbandonate sono da qualche tempo a questa parte divenute interesse di numerosi Urbex, fotografi specializzati nel ritrarre questo tipo di soggetti, e per questo sempre più chiacchierati su blog e forum di settore.

Spesso questi borghi si trovano a poca distanza da altri suggestivi paesi, qualche volta già esistenti, molto più spesso formatisi per motivi sempre differenti a seguito del progressivo abbandono dei primi. E’ il caso ad esempio di Cansano, Sperone e Frattura Vecchia (AQ), di Buonanotte Vecchio (Montebello sul Sangro – CH) e di alcuni comuni della provincia teramana come Stivigliano e Faraone Antica.

Sempre nella provincia di Teramo, segnaliamo ai più facoltosi il borgo di Valle Piola, messo in vendita dalla giurisdizione di Torricella Sicura al modico prezzo di 550.000 euro.

Come arrivare a Valle Piola | Cansano | Sperone | Frattura Vecchia  | Faraone Antica | Montebello sul Sangro

Tombe rupestri di Serramonacesca (PE)

Abbazia di Serramonacesca Pescara

Una delle tombe nella grotta maggiore | © Gotico Abruzzese

Tutti conoscono gli scorci mozzafiato che la splendida e silenziosa Abbazia di San Liberatore a Majella nel comune di Serramonacesca è in grado di offrire, ma in pochi quando visitano il sito si inoltrano attraverso i sentieri del bosco limitrofo scendendo giù, fino al letto del fiume Alento, lungo il percorso che conduce alle cosiddette Grotte di San Giuannelle.

L’origine di queste caverne è tuttora ignota, ma si stima che siano state utilizzate dagli eremiti che abitarono le vallate circostanti dall’ VIII al IX secolo d.C. come luogo di culto e sepoltura. Le tombe, ricavate direttamente dalla nuda roccia, sono disposte su di uno stretto passaggio che corre parallelo alla parete rocciosa, e nella spelonca maggiore è ancora visibile l’acquasantiera e un leggerissimo velo di affreschi, scomparsi a causa dell’umidità, probabilmente dedicati a San Giovanni.

A poca distanza si trova inoltre l’eremo di Sant’Onofrio, caratterizzato dalla presenza dell’inusuale statua dell’anacoreta che vi abitò, rappresentato completamente nudo e coperto solo da una lunga e folta barba.

Come raggiungere l’Abbazia di San Liberatore a Majella

Altopiano di Baullo, Gagliano Aterno (AQ)

Altopiano di Baullo Gagliano Aterno

Il Vallone dell’Inferno | © Gotico Abruzzese

Avevo detto 5? Bene, allora questa sesta dritta considerala un regalo.

L’altopiano di Baullo è una località montana che divide la Valle Subequana dal territorio marsicano. Questo luogo di per sé non ha apparentemente nulla di particolare, ma l’atmosfera che è in grado di ricreare è qualcosa di unico, qualcosa che raramente sono riuscito a ritrovare altrove.

Sul luogo aleggia un’antica ed affascinante leggenda popolare, secondo cui un giorno un mezzadro (in un’altra versione un cavaliere) impegnato col lavoro nei campi udì il pianto di un neonato provenire da un cumulo di rocce poco lontano. Avvicinatosi, il contadino scoprì effettivamente un infante abbandonato dietro un masso, ma nel raccoglierlo si accorse che era pesantissimo.

Diavolo quanto pesi!” – esclamò l’uomo
Diavolo quanto pesi” – rispose il neonato, fissandolo negli occhi

L’uomo, terrorizzato, tentò di gettare via il bambino, ma questo lo ipnotizzò col suo sguardo e dalla sua testa spuntarono due corna e dal suo sedere una lunga coda appuntita. Il contadino disperato rivolse le sue preghiere alla Madonna del Carmine, che prontamente accorse in suo aiuto scaraventando il demone lontano, nella prateria. La creatura atterrò, sprofondando nella terra e formando un profondo ed impervio crepaccio ancora oggi conosciuto come “Vallone del Diavolo“, in virtù di questa storia. Sul ciglio del burrone fu sistemata un’edicola votiva con la statua della Madonna del Carmine, per assicurarsi che il demone non potesse risalire dal luogo in cui era stato ricacciato.

Sarà per via di questo racconto, degli enormi monoliti in pietra che si ergono nelle radure circostanti, del vento costante che in questo luogo sembra soffiare con una diversa intonazione rispetto al normale o per via dei numerosissimi resti di animali predati cosparsi in ogni dove nei boschi e nei pascoli limitrofi che sono stato completamente rapito da questo altopiano la prima volta in cui mi ci sono avventurato, tanto che ho deciso di dedicargli una puntata di Kvlto, la mia rubrica sull’Abruzzo non convenzionale.

Come arrivare a Baullo / Gagliano Aterno  (AQ) | Cosa vedere nei dintorni: Grotte di Stiffe, Fontecchio, Parco Regionale Sirente Velino | Scopri di più su Gagliano Aterno (AQ)

Vivo a Sulmona (AQ), dove sono nato e dove da qualche anno ho deciso di tornare a vivere. Mi occupo di web content e redazione di articoli, saggi e sceneggiature. Dall'autunno del 2013 sono inoltre editor di Gotico Abruzzese, un progetto nato con l'intento di raccontare un Abruzzo onirico e fuori dall'ordinario.